#1 @inter_disciplinary

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#Who Hayley Eichenbaum, mixed-­media artist, con una formazione che spazia dalla grafica 3D alla scultura, passando per la performance art. Fotografa per caso, o meglio per desiderio di lasciare traccia dell’altra sua grande ossessione (oltre l’arte): quella per la strada, per la libertà dell’andare, per il viaggio on the road sulle highway americane.

long siesta that was 🐛

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#What Geometrie, colori e la Route66. Hayley l’ha percorsa otto volte in tutto, raccontandola in lungo e in largo nella serie Instagram The Mother Road, cercando architetture minimaliste, trasformando l’ordinario in surreale, ripulendo l’inquadratura da tutto il rumore e proiettando un aura di mistero sulle facciate in technicolor.

today is important 🍏

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#iLike La ricerca formale che si sposa con la costruzione di uno storytelling. La consapevolezza curatoriale con cui crea sequenze di immagini. La seducente ambiguità con cui concilia vero e falso.

heavy buck moon, hanging low over new mexico in july ✨🌕✨

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#iFollow La seguo per il suo immaginario cinematografico. Per perdermi in una mappa di rimandi che conduce ai film di fantascienza degli anni ’60 – i colori saturi, la precisione delle forme, il senso di simmetria e di equilibrio – così come al grande melodramma americano anni ’50. Perché, nei suoi scatti, Stanley Kubrick incontra Stephen Shore e William Eggleston. E Gregory Crewdson incontra Jack Kerouac. La seguo perché Hayley sa sublimare l’America, trasformando la realtà in archetipo.

still high on Tucumcari

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#Bestpost Un Hopper psichedelico. Un american dream sotto acido. O una Guerra dei Mondi in salsa rosa.

#Hashtag Hayley non ne usa. Ma se li usasse, probabilmente, sarebbero questi: #motherroad #minimalism #americanroadtrip #architecture_minimal

About Irene Alison

Alternative TextNata a Napoli nel 1977, Irene Alison lavora ad ampio raggio nel settore della fotografia. Giornalista professionista, ha cominciato il suo percorso nelle redazioni del quotidiano il manifesto e del settimanale D - La Repubblica delle Donne. Insieme ai fotografi, ha sviluppato e realizzato sul campo progetti di reportage pubblicati su magazine italiani e internazionali come Geo France, The Independent, l’Espresso, D - La Repubblica delle Donne, XL, Marie Claire e Riders. I suoi articoli di approfondimento fotografico sono apparsi negli ultimi anni su magazine e quotidiani come La Lettura, settimanale culturale de Il Corriere della Sera, IlSole24ore, D - La Repubblica delle Donne e Pagina99. Collabora in qualità di tutor, insegnante e consulente con l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma, la Scuola Romana di Fotografia e la Fondazione Studio Marangoni di Firenze e tiene regolarmente letture portfolio, conferenze e workshop di approfondimento fotografico. Come critico e curatore, ha collaborato, tra gli altri, con il Brighton Photo Fringe, Festival Internazionale FotoGrafia di Roma, Officine Fotografiche (Roma), Open Mind Gallery (Milano), Scuola Holden (Torino). Dal 2009 al 2014 è stata direttrice di Rearviewmirror, quadrimestrale di fotografia documentaria edito da Postcart. Il suo primo libro, My Generation – Dieci autori under-40 della fotografia documentaria italiana, è uscito nel 2012 per Postcart. Nel 2014 ha fondato lo studio di progettazione e produzione fotografica DER*LAB, di cui è direttore creativo. Il suo secondo libro per Postcart, iRevolution - Appunti per una storia della mobile photography, è in uscita nel 2015.